Sempre più spesso si sente parlare di lotta allo spreco alimentare e promozione di uno stile di vita sano e corretto. Questo è ormai diventato un problema di primaria importanza tanto da porlo in cima all'agenda delle Istituzioni dell’Unione e spingere il Parlamento Europeo a richiedere l'attuazione di un’azione collettiva immediata per dimezzare lo spreco alimentare entro il 2025. Le cause che portano, in Europa, circa 89 milioni di tonnellate di alimenti ad essere scartati e sprecati ogni anno a qualsiasi stadio della catena di produzione (fattorie, produttori, lavoratori, venditori al dettaglio, ristoratori e consumatori) sono varie.
Circa il 3.3% della raccolta agricola rimane nei campi in quanto non ritenuta idonea alla commercializzazione, una quota (30 - 50%) del cibo trasportato non arriva a destinazione, in molti casi, quello che ci arriva non è stato conservato correttamente e marcisce. In commercio si trovano prodotti con confezioni molto grandi che non tengono conto delle peculiarità delle famiglie di oggi (monoporzioni) e che rimangono aperte troppo a lungo in frigo e finiscono nella spazzatura. Si è più attirati dalle promozioni al supermercato che dalle reali necessità, si compra di tutto e di più, ma poi non si riusce a consumare.
Si può porre rimedio a tutto ciò? in questo post proponiamo alcuni accorgimenti che possono aiutare.
- Prodotti freschi: comprare solo la quantità che realmente si prevede di consumare, surgelare le eccedenze e tenere sotto controllo le scadenze;
- Etichette: leggere le etichette e le informazioni presenti, preferire i prodotti che provengono da filiere corte, locali e virtuose;
- Stagionalità: mettere in tavola prodotti di stagione, più gustosi e ricchi di sostanze nutritive e che inoltre subiscono meno trattamenti di conservazione;
- Divulgazione: diventare il promotore di un cambiamento raccontando ciò che si fa in cucina, con la spesa e nel non sprecare.
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